Terzo settore

Proponiamo alcuni contributi formativi sulle dinamiche di gruppo a cura di Anna Zonari, psicologa clinica e di comunità e operatrice presso CSV Terre Estensi pubblicato su Pericopionline.it

Con risposta a interpello, l’Agenzia delle entrate si è espressa ribadendo che gli enti del Terzo settore, comprese le cooperative sociali e ad esclusione delle imprese sociali costituite in forma di società, sono esonerati dal pagamento

Con un decreto direttoriale siglato tra la direzione generale del Terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese e la direzione generale dell’innovazione tecnologica, delle risorse strumentali e della comunicazione, sono resi disponibili i documenti per la presentazione e la rendicontazione dei progetti

Ti occupi di attività per i giovani? Per partecipare basta compilare un semplice questionario on line! Il link all’interno dell’articolo

Chi ha raccolto più soldi, le tendenze e le sfide future

La proroga per gli enti non commerciali arriva per coordinare la disposizione con la più generale riforma anche delle norme Iva, ma un cambio di regime fiscale nel corso dell’anno comporta non poche difficoltà agli enti

La conversione in legge eleva a uno a 12 il rapporto in presenza di comprovate esigenze e modifica il divieto di distribuzione indiretta di utili da parte degli Ets e delle imprese sociali. Novità anche per l’assegno di inclusione sociale e il lavoro agile

L’associazione dà veste ufficiale alla collaborazione fra 13 associazioni e 2 gruppi informali di tutori volontari di minori stranieri non accompagnati (MSNA) provenienti da 14 diverse regioni. La neopresidente è Paola Scafidi – Associazione Tutori nel Tempo, Ferrara

Due recenti sentenze del Consiglio di Stato spingono a una riflessione sul tema della co-progettazione, il rapporto con i dispositivi previsti dal codice del Terzo settore e soprattutto quello del trattamento economico. Il commento del costituzionalista Luca Gori

L’Agenzia delle entrate ha reso disponibili gli elenchi con tutte le preferenze dei contribuenti che hanno scelto di destinare una percentuale pari al 5 per mille dell’imposta Irpef a enti che operano in settori di riconosciuto interesse pubblico per finalità di utilità sociale