Una raccolta firme a sostegno del progetto di legge dell’Emilia-Romagna per garantire risorse stabili e adeguate al Sistema sanitario nazionale

CSV Terre Estensi concorre a sostenere la proposta di legge regionale rivolta al Parlamento. Presso la segreteria è possibile firmare la petizione. Nella news informazioni più dettagliate e documentazione. Vi aspettiamo!

CSV Terre Estensi concorre a sostenere la proposta di legge regionale rivolta al Parlamento. Presso la segreteria in via Ravenna 52 a Ferrara è possibile firmare la petizione: lunedì, mercoledì, venerdì ore 9-12; martedì e giovedì ore 14-17.

Portare al 7,5% del Pil il finanziamento annuale del Servizio sanitario nazionale per riuscire a dare risposta alle nuove sfide e ai nuovi bisogni di cura e assistenza dei cittadini, e per evitare il collasso finanziario della sanità italiana. E’ quanto prevede il progetto di legge della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, che dopo il via libera della Giunta regionale lo scorso 31 luglio farà poi il suo iter in Assemblea legislativa e sarà poi sottoposta alle Camere, come prevedono l’articolo 121 comma 2 della Costituzione e l’articolo 28 dello Statuto regionale.

Una proposta, quella promossa dalla Giunta guidata dal presidente Bonaccini, in difesa della sanità pubblica e universalistica, per continuare a garantire – con risorse stabili e adeguate – tenuta e funzionamento del Sistema sanitario nazionale, già messo a dura prova dalla pandemia e ora fortemente a rischio.

La proposta di legge di iniziativa regionale si inserisce in un contesto in cui la domanda di servizi sanitari e sociosanitari è in aumento perché la popolazione invecchia progressivamente e il Servizio sanitario nazionale, già oggi sottofinanziato rispetto alle necessità della popolazione, è in affanno rispetto alla copertura dei costi delle Regioni determinati dalla pandemia.

Nel 2021 il finanziamento ordinario del Sistema sanitario nazionale in rapporto al Pil è stato pari al 6,9% (fonte ministero dell’Economia e delle Finanze, Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato). Nel 2019 era addirittura sceso al 6,4%, a fronte di Paesi come la Germania, che destina il 9,9% del Pil al finanziamento della spesa sanitaria pubblica; la Francia il 9,3%; il Regno Unito l’8% (dati Ocse). Inoltre, nella Nota di Aggiornamento al DEF del 4 novembre 2022 si prevede un livello di spesa sanitaria che nel 2025 scende al 6% del Pil.

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