Una caserma partecipata. In un opuscolo le proposte dei cittadini per la rigenerazione dell’area ex caserma “Pozzuolo del Friuli” a Ferrara

Scaricabile on line dal sito di Forum Ferrara Partecipata, movimento di cittadinanza attiva nato a partire dall’opposizione al progetto denominato “Fé.ris”, la pubblicazione raccoglie le prime proposte e idee dei cittadini in merito alla riqualificazione dell'ex caserma Pozzuolo del Friuli

La pubblicazione è stata presentata lunedì 12 giugno al Centro Documentazione Donna di Ferrara, talmente gremito di persone che faticava a contenere tutti.

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Ha coordinato Michele Nani, Forum Ferrara Partecipata, con gli interventi di Chiara Poretta, che ha operato per quasi una decina di anni in Urban Center a Ferrara e in diversi percorsi partecipativi, tra cui Forestazione Urbana con noi CSV, e dello scrittore Sandro Abruzzese.

La pubblicazione raccoglie le prime proposte e idee dei cittadini in merito alla riqualificazione dell’ex caserma Pozzuolo del Friuli emerse nell’assemblea pubblica del 14 marzo. Il percorso partecipativo al centro della pubblicazione ha avuto un impatto importante che ha portato a bloccare il progetto denominato “Fe.ris” , che avrebbe apportato, in particolare nella zona Est di Ferrara, due magneti di traffico e di cemento – è emerso dagli interventi –  ma, a quasi quattro mesi dall’annuncio del “blocco di Fé.ris”, non è ancora seguita alcuna proposta alternativa, né avviato alcun percorso a livello di piano urbanistico cittadino.

E’ stato ribadito che i cittadini hanno diritto a una buona amministrazione pubblica e a partecipare senza sostituirsi al Comune. Tutto ciò introduce anche a un glossario della partecipazione, dove si riconoscono modelli diversi, come la democrazia deliberativa e la democrazia partecipativa.

La prima punta il focus sulla necessità del confronto tra idee individuali e della discussione, perché le opinioni possono cambiare in un percorso dinamico di confronto, è una sorta di palestra di idee per arrivare a un’opinione pubblica condivisa che agisca sulla deliberazione finale.

La seconda comporta un coinvolgimento più diretto dei cittadini, che parte però da un reciproco riconoscimento tra istituzioni e cittadini, non si parla più di cose che nascono dall’alto o dal basso segno di conflitto, c’è invece una dualità che apre alla partecipazione civica, e il cui esercizio è tale nella misura in cui influenza la decisione finale della Pubblica Amministrazione.

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A cura di Francesca Gallini, ufficio comunicazione CSV Terre Estensi