Pagamento 5 per mille 2022: cosa ricordarsi di fare

Come funziona e le cose da sapere per ricevere il contributo

A cura dell’Avv. Cristina Muzzioli, consulente CSV Terre Estensi – La Direzione Generale del Terzo Settore e della responsabilità sociale delle imprese ha provveduto il 15 dicembre 2023 all’emissione del secondo elenco di ordinativi di pagamento del cinque per mille, anno finanziario 2022, in favore dei 520 enti beneficiari con contributo inferiore a 500.000 euro ciascuno, per un totale erogato di 3.015.703,58 euro. Un primo elenco era già stato emesso a novembre.
La Direzione Generale aggiornerà gli elenchi con gli esiti del pagamento.

Quindi i pagamenti relativi al cinque per mille 2022 sono in corso.

Aspettiamo con fiducia e nel frattempo facciamo un breve ripasso di cosa è necessario per ricevere il contributo:

  • Essere correttamente inseriti nell’elenco dei beneficiari per l’anno considerato
  • Essere inseriti tra i soggetti scelti dai contribuenti nell’anno finanziario interessato
  • Avere comunicato l’iban dell’associazione  all’interno del portale Runts

Quest’ultima comunicazione avviene come le atre comunicazioni al RUNTS attraverso spid e firma digitale del presidente o di uno dei membri del direttivo. Si consiglia di verificare sul RUNTS che sia presente l’IBAN e di aggiornare l’eventuale mancanza, in quanto dato essenziale per ricevere l’accredito del 5 per mille.

Una volta ricevute le somme saranno da rendicontare nell’apposito schema di rendiconto e da una relazione illustrativa  entro un anno dal percepimento delle somme. Inoltre chi percepisce il cinque per mille ha  l’obbligo di conservare presso la propria sede il rendiconto e la relazione, unitamente ai giustificativi di spesa, per 10 anni.

E’ possibile per gli enti che non hanno speso tutto l’importo ricevuto entro i 12 mesi dalla data di percezione, accantonare il residuo e di rendicontarlo per progetti futuri entro 36 mesi dalla data di accredito del contributo

Gli schemi di rendicontazione possono essere reperiti a questa pagina

Per gli enti che ricevono più di 20.000,00 il rendiconto deve essere caricato su un apposito portale e pubblicato sul sito internet dell’associazione, se il cinque per mille è inferiore invece è sufficiente che il rendiconto e relazione  siano conservati dall’ente.

Non tutte le tipologie di spese possono essere imputate al 5 per mille; in particolare non potranno essere utilizzate le risorse del 5 per mille per finanziare pubblicità alle campagne per il 5 per mille.

Il legislatore in questo modo ha voluto evitare circoli viziosi e spingere gli enti a utilizzare questo contributo in attività d’interesse generale.

Inoltre non possono essere usati come giustificativi nell’ambito del rendiconto del 5 per mille:

  • uscite effettuate a titolo di investimenti finanziari;
  • le somme in pagamento di multe e sanzioni, civili o amministrative;
  • le spese non costituenti esborso finanziario perché  sostenute tramite compensazione di crediti;
  • le spese sostenute dopo la cessazione dell’attività istituzionale dell’ente (es. dopo la delibera di messa in liquidazione dell’ente stesso).

Non è più necessario invece ricordarsi di iscriversi tutti gli anni perché l’elenco dei beneficiari  del 5 per mille è permanente e ci si può iscrivere attraverso il Runts. Pertanto  salvo perdita dei requisiti o modifica dell’iban per il pagamento non sono necessarie ulteriori modifiche.

Detto questo aspettiamo la liquidazione del contributo e se avete dubbi su quanto vi spetti e sulla titolarità del vostro ente è sempre possibile controllare gli elenchi dei beneficiari presenti sul sito dell’agenzia entrate