Da oltre 10 anni, grazie al suo team di psicologi ed educatori, la cooperativa I frutti dell’albero realizza laboratori psicoeducativi per ragazzi e ragazze con disabilità intellettiva e disturbo dello spettro autistico attraverso un approccio multidisciplinare per l’implementazione delle abilità residue e per lo sviluppo di nuove. Laboratorio di arte, di musica, di cucina, e cognitivo sono alcune delle attività messe in campo per il percorso psicoeducativo individualizzato con affiancamento 1:1 per i ragazzi con disabilità più importante. “Laboratorio Macedonia” è il nome che abbiamo dato a questi percorsi perché composti dalle tante e diverse peculiarità dei ragazzi, così come una allegra e gustosa macedonia di frutta!
“Macedonia e altri piatti… impariamo (anche) in cucina – spiega Elena D’Adda, presidente della cooperativa – è un progetto che riprende e arricchisce alcune attività già sperimentate in cucina precedentemente e che i nostri educatori hanno ulteriormente implementato. La realizzazione di alcune ricette, seppur facili e veloci, possono diventare una terapia del benessere in grado di stimolare lo stato psicofisico di ragazzi con disabilità intellettiva”.
Il progetto si è articolato in più attività diverse ma complementari che hanno toccato ambiti cognitivi, relazionali, espressivi-creativi e di socializzazione:
- creando un ricettario meditante la scrittura aumentativa e scegliendo con cura le immagini per ogni ricetta
- favorendo la socializzazione, al momento della spesa nei negozi del quartiere
- stimolando le capacità sensoriali, tattili e olfattivi con la realizzazione di dolci, semifreddi, ricette salate e senza glutine
- sviluppando della capacità motoria di mani e dita attraverso la manipolazione di diversi materiali (acqua, zucchero, farina, ecc.)
- perfezionando la coordinazione oculo manuale
Il lavoro in gruppo nella creazione di un ricettario con l’uso di immagini per la comunicazione aumentativa, oltre a far lavorare i ragazzi e stimolarli sul piano cognitivo, è un’altra parte creativa e coinvolgente per i ragazzi. Così come l’uscita per andare a fare la spesa è un momento di conquista di piccole autonomie sociali. Grazie al sostegno della Fondazione Estense, è stato possibile coinvolgere nel progetto 10 ragazzi ed estenderlo per un periodo di 6 mesi da giugno a novembre.
“Come Fondazione Estense – afferma Riccardo Maiarelli, Presidente della Fondazione Estense – grazie al fondo Solidarietà costituito dall’Associazione tra fondazioni di origine bancaria dell’Emilia Romagna, non posso che esprimere piena soddisfazione per le innumerevoli attività svolte da “I Frutti dell’Albero”, finalizzate al benessere e alla socializzazione tra i loro ragazzi. Penso che il laboratorio di cucina sia stata un’occasione arricchente per loro, che ha permesso di far scoprire abilità che non pensavano di avere o anche solo una nuova passione”.