Gli StraVolti: un viaggio straordinario tra arte, parole e umanità

Bilancio positivo per il progetto della Fondazione A.C.A.RE.F. che ha dato voce ai volti di Paolo Brunelli, accendendo creatività, solidarietà e speranza Ferrara

Il 25 maggio si è concluso il progetto “Gli StraVolti” nello splendido contesto di Villa Imoletta a Quartesana. È il momento perfetto per fare un bilancio. Ma non è semplice, perché Gli StraVolti è stato tante cose, intrecciate tra loro al punto da rendere difficile raccontarle tutte con ordine. Sicuramente è nata come un’idea un po’ folle, partorita il giorno di Ferragosto da Augusta Calzolari, animatrice della comunità alloggio per anziani Villa Ilaria di Baura, dove vive Paolo Brunelli.

Paolo è un pittore autodidatta di 78 anni che dipinge volti strani, coloratissimi, asimmetrici e spiazzanti — a cui mancava solo la parola. Da qui l’intuizione: Augusta ha chiesto a otto scrittori ferraresi di lasciarsi ispirare da quei ritratti, scegliere i personaggi che più li toccavano e dar loro un nome e una storia. Nonostante il caldo e le vacanze, la risposta è stata immediata ed entusiasta: raccontare lo straordinario talento di Paolo e, allo stesso tempo, affermare con forza che ogni persona, a qualsiasi età e in qualsiasi condizione, ha il diritto di esprimere la propria creatività. Un bisogno profondo che può diventare piacere, libertà e senso. L’obiettivo era semplice ma ambizioso: realizzare un libro. E così il gruppo si è rimboccato le maniche, curando grafica, stampa, distribuzione, autofinanziamento… tutto doveva essere pronto entro il compleanno di Paolo, a fine novembre. E ce l’hanno fatta.

Il passo successivo, decisivo, è stato l’incontro con Fondazione A.C.A.RE.F., che sostiene la ricerca sulle sindromi atassiche all’Università di Ferrara e i malati che ne sono colpiti. Donare il progetto a chi ne ha davvero bisogno è parso subito naturale. I volti dipinti da Paolo portano un messaggio di speranza, e la Fondazione era la casa perfetta per farlo risuonare. Così il libro, che sembrava un traguardo, è diventato solo l’inizio. Sono arrivate le mostre — in luoghi suggestivi come la Scuola di Musica di Bondeno, la biblioteca Casa Niccolini di Ferrara, la colombaia di Villa Imoletta. Poi i laboratori creativi, guidati anche dal gioco dei dadi contenuto nel libro, ospitati alla biblioteca Bassani, al Municipio di Voghiera, al Centro SocioRiabilitativo Residenziale Boschetti di Copparo. E soprattutto, gli incontri tra le persone di Villa Ilaria e i bambini della Scuola Primaria Biagio Rossetti, che hanno reso il progetto veramente intergenerazionale Insieme a Paolo, tantissimi si sono cimentati nella creazione di uno “StraVolto”.

I volti, nella creatività che contraddistingue chi vive a Villa Ilaria, sono diventati anche tridimensionali: stoffe, lane, fili intrecciati, bottoni, perle e materiali di recupero hanno dato vita ai Pupazzi, compagni simpatici e sorprendenti di questa avventura. Sulla nave degli StraVolti sono saliti in tanti, di porto in porto: gli assessori Coletti (Ferrara) e Poltronieri (Bondeno), che hanno garantito il patrocinio delle loro amministrazioni; Elena Miani Greco, insegnante d’arte, che ha inquadrato la pittura di Paolo nel contesto affascinante dell’Art Brut; la libreria Volta la Carta di Ferrara e la cartoleria Cremonini di Bondeno, che hanno aiutato a diffondere il libro; Tullio Monini, che ha ospitato l’ultimo approdo del progetto a Villa Imoletta; Patrizio Fergnani, che con ironia e talento ha gestito l’incanto finale delle opere, accompagnato dalla musica di Federico Marchetti. In quell’occasione, le persone presenti hanno potuto “adottare” il loro StraVolto preferito, promettendogli una nuova casa e una compagnia per sempre. Paolo, con gli occhi lucidi e il magone che lo rendeva ancora più discreto del solito, li ha salutati con il suo sorriso più bello. Se dovessimo raccontare Gli StraVolti in poche parole, potremmo dire così: è bastato gettare un seme, curarlo con amore, annaffiarlo con dedizione… e guardarlo crescere, fino a dare frutti meravigliosi.