Dopo due anni di pandemia, gli empori solidali ferraresi hanno riaperto le porte e allargato gli aiuti le porte anche in occasione dell’emergenza legata alla guerra in Ucraina. Ricordiamo tra queste realtà che si sono attivate tutte nel nostro territorio, Il Mantello Ferrara Aps che presso i suoi locali in via Mura di Porta Po ha accolto oltre 300 famiglie, principalmente nuclei costituita da mamme e bambini, che hanno potuto approvvigiornarsi presso il market solidale con momenti di socialità insieme ai volontari.
Nel periodo estivo, dal 13 giugno al 29 luglio, Il Mantello aps in rete con diverse associazioni e realtà del territorio e CSV ha messo in campo “Estate al parco 2022”, un’iniziativa che ha coinvolto una cinquantina di minori ucraini profughi e loro mamme. L’iniziativa è stata promossa dall’associazione Il Mantello Ferrara con Centro sociale Il Parco, CSV Terre Estensi, Format Asd, Opera Matteo, Centro Sportivo Italiano, Casa e Lavoro, Scout Agesci, Pallavolo Pio X, Pallavolo 4 Torri, IBO; sponsor e donazioni GST Anffas, UDI Ferrara, Piscina Bacchelli, Coop Alleanza 3.0, Polisportiva Doro, Nadiya, Centro Il Viale di Formignana, Strega Trilli, Panificio Partigiani, Pasticceria Naturale, Toys Center. CSV Terre Estensi è stato coinvolto nella facilitazione e allargamento della rete dei partner e donatori, nell’attivazione di tre tirocini in collaborazione con Unife – Scienze dell’Educazione, nella ricerca dei volontari che ha portato 7 ragazzi di licei e istituti superiori ferraresi ad avvicinarsi a questa esperienza.
Da Ferrara ci spostiamo ad Argenta, dove l’emporio solidale SolidArgenta ha invece attivato una raccolta fondi “Solidargenta per Emergenza Ucraina”, nell’intesa tra Comune di Argenta, Asp Eppi Manica Salvatori, la cooperativa sociale Cidas, gestore dei servizi di accoglienza territoriali, che ha consentito all’emporio solidale argentano di acquistare beni di prima necessità mirati ai bisogni che sono emersi via via. Grazie alla generosità della comunità argentana, raccolti circa 11.000 euro, l’emporio solidale ha potuto fare acquisti mirati a fronte dei bisogni di circa una cinquantina di di famiglie ucraine in fuga dalla guerra, accolte insieme alla cinquantina di persone in difficoltà che l’emporio seguiva già in precedenza.