Di Chiara Meoli – Il cosiddetto decreto legge “Bollette” (dl n. 34/2023) è stato convertito in legge (legge 26 maggio 2023, n. 56) e prevede diverse misure a sostegno delle famiglie e delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, ma anche in materia di salute e adempimenti fiscali.
Per quanto riguarda temi che possono interessare il non profit, prevede che al fine di fronteggiare la grave carenza di personale sanitario e socio-sanitario sul territorio nazionale, è consentito l’esercizio temporaneo in deroga, fino al 31 dicembre 2025, relativo a qualifiche di professioni mediche, sanitarie o di interesse sanitario conseguite all’estero, presso strutture sanitarie o socio-sanitarie, pubbliche o private o private accreditate, comprese quelle del Terzo settore (art. 15).
Di fatto, per effetto della deroga, si consente l’esercizio temporaneo delle qualifiche sanitarie interessate anche senza l’iscrizione ai corrispondenti Albi professionali, secondo le procedure stabilite dalla legislazione vigente.
In attesa del raggiungimento della prevista intesa da adottarsi in Conferenza Stato-Regioni per la definizione della disciplina di dettaglio, e comunque non oltre sei mesi dall’entrata in vigore della legge di conversione del dl. n. 34/2023, continua ad applicarsi la normativa vigente in materia con riferimento alle deroghe tuttora applicate.
In particolare, la deroga è disposta prevedendo un regime temporaneo speciale di disapplicazione di quanto previsto agli art. 49 sul riconoscimento dei titoli abilitanti all’esercizio delle professioni e art. 50 sugli esercenti le professioni sanitarie previsto dal dpr n. 394 del 31 agosto 1999 e rispetto alle disposizioni di cui al dlgs n. 206/2007.
Fonte: Cantiereterzosettore.it