“Siamo molto soddisfatti per i soci che hanno avuto l’opportunità di partecipare a questo nuovo progetto gastronomico, è un’esperienza che ha fatto crescere in autostima e autonomia, il nostro principale obiettivo”. Sono queste le considerazioni di Elisa Barattini, presidente dell’Associazione Casa&Lavoro Aps, a conclusione del progetto “Dalla farina del nostro sacco”, che ha visto una decina di giovani e adulti con cerebrolesione acquisita (GCA), supportati da tre tutor, cimentarsi con successo nella preparazione di pasta fresca dall’impasto fino al prodotto finale. Frutto di una sinergia positiva tra Fondazione Estense, Associazione tra Fondazioni di Origine Bancarie dell’Emilia Romagna e Casa&lavoro Aps, l’iniziativa ha dato continuità al percorso “Prendiamoci cura” in precedenza finanziato dal Comune di Ferrara, presentato da Casa e Lavoro con il supporto e in collaborazione con Asp Centro Servizi alla Persona, Opera Don Calabria Città del Ragazzo, Federazione Nazionale Associazioni Trauma Cranico e il Centro sociale Il Parco presso cui si sono svolti i laboratori.
Il progetto “Prendiamoci cura” aveva visto l’attivazione di un laboratorio di pizzeria, dove con l’aiuto di un pizzaiolo professionista e la supervisione dei tutor le stesse persone con disabilità avevano imparato a preparare la pizza dall’impasto fino alla cottura finale.
“A partire dall’impatto positivo di questo primo percorso, abbiamo pensato di dare seguito ad altre opportunità per consentire ai ragazzi di sperimentarsi attraverso il lavoro manuale e l’uso di macchine per la pasta, con l’obiettivo di stimolare la riacquisizione di alcuni aspetti neuromotori, ma soprattutto promuovere il senso di autoefficacia con un’attività pratica che gli ha fatto vedere realizzato il prodotto finale dei propri sforzi. Tutto questo si è potuto realizzare attraverso l’aiuto prezioso della Fondazione Estense, Associazione tra Fondazioni di Origine Bancarie dell’Emilia Romagna, che con un finanziamento mirato ha garantito la prosecuzione del progetto in una visione lungimirante di ampio respiro, dando alle persone coinvolte una prospettiva di coinvolgimento non solo nell’immediato, ma anche in un percorso formativo e arricchente sul piano dell’impegno lavorativo e di coinvolgimento di gruppo. A questo aggiungiamo un ringraziamento riconoscente al Comune di Ferrara, che con “prendiamoci cura” ha innescato la prima scintilla di questo percorso a favore di persone con svantaggio sociale”.
Comunicato a cura di CSV Terre Estensi