A Ferrara sbocciano le orchidee. Con le loro fioriture straordinarie, ricche di fascino e intriganti per forme e colori, eccellenti indicatori dello stato di salute dell’ambiente, le orchidee rappresentano un tesoro prezioso, non solo visivo, ma anche dal punto di vista ecologico.
Al mondo ne esistono più di 20.000 specie e nella nostra città e provincia sono state riconosciute circa una trentina di varietà, che spesso crescono spontaneamente.
Per proteggere queste fioriture spontanee, riconoscerle e salvaguardarle e per aumentare la consapevolezza sull’importanza delle piante, ricercatrici e ricercatori del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Prevenzione dell’Università di Ferrara assieme all’Orto Botanico ed Erbario dell’Ateneo promuovono un progetto di Citizen Science.
Obiettivo del progetto è coinvolgere cittadine e cittadini che se scopriranno una fioritura spontanea sulle mura cittadine, in campagna, nei parchi della città o semplicemente nel proprio giardino, potranno inviare una fotografia, contattare il gruppo di ricerca di ecologia vegetale applicata di Unife o richiedere un bioblitz nella zona dell’avvistamento.
“Le orchidee crescono per lo più in aree naturali, ma molte hanno scelto la città come loro nuovo habitat. Sono piante protette perché hanno perso il loro ambiente naturale a causa del forte impatto delle azioni dell’uomo, la gestione del verde e il cambiamento climatico – afferma il Professor Renato Gerdol, Prefetto dell’Orto Botanico ed Erbario – La loro presenza è sinonimo di elevata biodiversità, che è alla base della nostra vita. Questo progetto ci aiuterà quindi a studiarle, proteggerle e a valorizzare queste eccellenze floreali”.
Come identificare le orchidee spontanee
È semplice. Già da fine autunno si forma una rosetta di foglie che è più facile riconoscere nei mesi da gennaio a marzo quando i prati hanno ancora l’erba poco sviluppata per le basse temperature invernali (rosette sterili).
Poi da marzo a maggio inizia a formarsi una lunga spiga che porta bellissimi fiori, più o meno sgargianti.
A chi rivolgersi
Gruppo di ricerca Ecologia vegetale applicata: Lisa Brancaleoni, Lisa Scramoncin, Roberta Marchesini, Renato Gerdol – Email: bcl@unife.it