Nel variegato panorama nazionale del terzo settore, c’è una Onlus che spicca come unica realtà che promuove, in via esclusiva, la ricerca medico-scientifica sulla malattia di Alzheimer e altre forme di demenza. Si tratta dell’Associazione Italiana Ricerca Alzheimer che, in vista delle festività natalizie, accende i riflettori su stili di vita e prevenzione dell’Alzheimer e tinge Ferrara di rosa ciclamino in questi giorni fino al 15 dicembre con la campagna “Non ti scordar di Te” nei punti vendita Coop del territorio provinciale, proprio per sostenere gli sforzi portati avanti da giovani ricercatori finanziati dalla Onlus. Per ogni piantina verrà devoluto 1 euro ad Airalzh: un contributo in termini di ricerca, ma anche di speranza, per oltre 3 milioni di persone tra pazienti, famigliari e caregiver.
“Il nostro scopo principale è contribuire allo sviluppo della ricerca su queste malattie neurodegenerative”, dice il dottore Alessandro Morandotti, vicepresidente di Airalzh. “Per questo motivo puntiamo su iniziative che giochino anche un ruolo importante di sensibilizzazione positiva, auspicando, attraverso gli sforzi della ricerca, un domani senza Alzheimer. Anche se per Alzheimer e demenze non c’è ancora una terapia risolutiva, oggi è talvolta possibile intervenire per rallentarne il decorso e mitigare alcuni sintomi: la ricerca, tra i vari filoni, punta a diagnosi sempre più precoci, ed enfatizza altresì il tema della prevenzione attraverso corretti stili di vita. Ad oggi in Italia si stimano oltre 1.400.000 persone affette da demenza, di cui circa 600.000 con Alzheimer; dietro a questi grandi numeri c’è un tema spesso sottaciuto, quello di una malattia che fa ancora paura e paga lo stigma sociale. Ma l’evidenza scientifica pare dimostrare che anche stili di vita salutari rappresentino un fattore in grado di difenderci e talvolta di poter fare la differenza”.
L’Associazione Italiana Ricerca Alzheimer è stata costituita nel 2014 da clinici e ricercatori universitari, impegnati da anni nello studio e nella cura della malattia, e da manager aziendali. Il nucleo associativo opera in sinergia con un comitato tecnico scientifico di alto profilo. Grazie a importanti donatori e partner, in particolare Coop, Airalzh ha contribuito ad attivare, a partire dal 2016, 82 borse di studio – per un valore di oltre 2 milioni di euro – dando vita a una rete nazionale che ha coinvolto 33 giovani ricercatori operanti in 30 università e centri di ricerca d’eccellenza in 15 regioni italiane da nord a sud, con oltre 250 pubblicazioni su riviste internazionali. Dal 2020 sono stati direttamente finanziati Grants di 300.000 euro annui, per un totale 13 progetti di ricerca (bando AGYR).
“È attualmente in corso l’individuazione dei vincitori del Bando AGYR 2022 ed inoltre – conclude Morandotti di Airalzh – assieme alla Fondazione Armenise Harvard abbiamo stabilito un cofinanziamento di 100.000 dollari all’anno per 2 anni, di prossima erogazione, rivolto a ricercatori a metà carriera impegnati nello studio delle malattie neurodegenerative. Abbiamo intenzione di impegnarci sempre di più nelle attività di sostegno alla ricerca per valorizzare gli importanti contributi che riceviamo dai nostri donatori e per dare speranza a tutti coloro che, come noi, sognano un domani senza Alzheimer”. Per maggiori informazioni: www.airalzh.it
Articolo pubblicato sulla Nuova Ferrara (con rettifiche inserite) in data 9 dicembre 2022