Annuario Socio-Economico Ferrarese 2023

E’ on line la nuova pubblicazione 2023 realizzata da C.D.S. Cultura Odv. Alcuni dei dati emersi e proposte di cui si è parlato

Per chi vuole conoscere la realtà socio-economica del territorio ferrarese e approfondirne alcuni aspetti, un ottimo strumento è senza dubbio l’Annuario Socio-Economico Ferrarese 2023, che C.D.S. Cultura OdV ha presentato sabato 16 dicembre 2023 per la 36esima edizione, con il patrocinio di ISCO – Istituto di Storia Contemporanea e della Provincia di Ferrara.

Frutto di un lungo lavoro, alla pubblicazione hanno partecipato quest’anno oltre sessanta tra autrici e autori, concentrandosi sul focus di illustrazione e analisi di come si sta conducendo il PNRR in provincia di Ferrara, sui diversi progetti che verranno concretizzati, e in confronto a quanto sta avvenendo all’interno della Regione Emilia-Romagna.

Nel quadro territoriale emerso durante l’incontro di presentazione, a partire dai dati socio-economici aggiornati, in mano e sotto gli occhi, Ferrara e la sua provincia si trovano in una fase calante, con una prospettiva futura che la vede all’interno delle aree europee più deboli, perché nei prossimi anni il previsto declino del dollaro avrà un effetto domino anche sui Paesi dell’UE, in particolare sulle zone più fragili. In questo scenario, dove aumentano le disuguaglianze e la prosperità non si distribuisce, una grande sfida sarà l’Intelligenza Artificiale, ma tutto dipenderà da come si userà, se solo a favore di elite, oppure per migliorare le condizioni di vita della popolazione.

Emergono in particolare alcuni dati territoriali poco felici, che però sdoganano un po’ la realtà ferrarese rispetto a un’informazione spesso propagandata, come l’81% di studenti Unife che vengono da fuori sede, ossia Ferrara ha la più alta percentuale di studenti fuori sede (la maggior parte dalle regioni del centro-sud, molte richieste anche dall’estero), ma non è ancora città universitaria e fatica molto ad accogliere giovani, nonostante l’aumento degli arrivi. A livello regionale c’è uno squilibrio tra i territori e relativi comuni che potranno beneficiare dei fondi del PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ma che soprattutto saranno in grado di investirli dove c’è più bisogno. Si fotografa un contesto regionale dove Ferrara ha inoltre il maggior indice di disuguaglianza per reddito procapite, con calo dell’occupazione e povertà in crescita, evasione fiscale del Comune di Ferrara sui 190 milioni di euro annui, calo notevole delle presenze turistiche gennaio – ottobre 2023 se confrontate con lo stesso dato del 2019, perdita del 12% della popolazione in età lavorativa nei prossimi 10 anni.

Le proposte per una nuova società “glocale” si muovono tra sanità, scuola, lavoro, welfare e mobilità sostenibile e presuppongono una capacità di visione etica e innovativa (ma anche molto aperta e  intelligente): rafforzamento della medicina di prossimità e delle cure primarie, preventiva e del lavoro; rinnovare la pedagogia, apprendimento e sperimentazione oltre l’insegnamento cattedratico, alternanza scuola- lavoro, più transizione al lavoro; più part-time senior  e inserimento full time giovani, creare comunità locali dentro lo sfacelo sociale e nuovi lavori sostenibili, nuovi servizi; attrarre imprese sostenibili, qualificare quelle che già ci sono, nuovi servizi per una città universitaria, più mezzi sostenibili pubblici che colleghino il territorio, iva differenziata per inquinamento, agricoltura bio ad alta occupazione.

Comunicato sul sito CDS

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