5 per mille 2024, ecco le istruzioni per iscriversi

In vista della scadenza del 10 aprile, un approfondimento per gli enti del Terzo settore, le Onlus e le associazioni sportive dilettantistiche completo di vademecum operativo e tre mappe concettuali per orientarsi tra elenchi e adempimenti

Nei giorni scorsi è stata aperta la possibilità di presentare domanda per l’iscrizione al 5 per mille 2024 per le Onlus e le associazioni sportive dilettantistiche (Asd) non presenti nei rispetti elenchi permanenti.

In questo contributo, dopo aver ricordato le caratteristiche e le categorie beneficiarie del 5 per mille, si analizzerà in particolare la situazione relativa all’iscrizione al beneficio per il 2024 per gli enti del Terzo settore (Ets), le Onlus e le associazioni sportive dilettantistiche.

Per maggiori approfondimenti, inoltre, vi segnaliamo l’ultimo aggiornamento al vademecum  “5 per mille, istruzioni per l’uso” e la pubblicazione di tre mappe concettuali sul 5 per mille 2022, 2023 e 2024.  

Cos’è e chi può accedere al 5 per mille

Si ricorda anzitutto che il 5 per mille è un meccanismo che permette ai contribuenti (persone fisiche) di destinare, a favore di determinati soggetti giuridici (beneficiari), una parte delle imposte, comunque dovute, sui redditi prodotti nell’anno precedente. Non si tratta di una vera e propria donazione, visto che i contribuenti sono comunque obbligati dalla legge a destinare il 5 per

mille della loro imposta Irpef; qualora non venga indicata alcuna scelta, le somme in questione vanno allo Stato.

Il dpcm 23 luglio 2020 ha ridefinito le modalità e i termini per l’accesso al riparto del 5 per mille, elencando come beneficiari del contributo i seguenti soggetti:

  1. gli enti del Terzo settore (Ets), comprese le cooperative sociali ed escluse le imprese sociali costituite in forma di società;
  2. gli enti della ricerca scientifica e dell’università;
  3. gli enti della ricerca sanitaria;
  4. il comune di residenza del contribuente;
  5. le associazioni sportive dilettantistiche (Asd), riconosciute ai fini sportivi dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), che svolgono una rilevante attività di interesse sociale.

Resta inoltre possibile la destinazione del contributo anche per il finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici (disciplinato dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 luglio 2016) e per il sostegno agli enti gestori delle aree protette (la cui disciplina è contenuta nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 marzo 2019).

Il decreto legge n. 145 del 2023 (cosiddetto “Milleproroghe”) ha previsto che anche per l’anno 2024 le Onlus continuano ad essere destinatarie del 5 per mille con le modalità previste per gli “enti del volontariato” dal dpcm 23 luglio 2020.

L’accreditamento, in presenza dei requisiti prescritti, può essere effettuato anche in più categorie.

Per l’iscrizione degli enti della ricerca scientifica e dell’università e degli enti della ricerca sanitaria si rimanda alle indicazioni contenute nel vademecum “5 per mille, istruzioni per l’uso”.

Gli enti del Terzo settore

Gli enti che sono già ad oggi iscritti al registro unico nazionale del Terzo settore (Runts), qualora non si siano mai accreditati al 5 per mille e quindi non compaiano nell’elenco permanente degli enti accreditati, se vogliono farlo per l’anno 2024 devono presentare un’istanza tramite la  piattaforma del Runts, selezionando la pratica “Cinque per mille”, barrando il campo “accreditamento del 5/1000” ed inserendo nell’apposito campo il codice Iban del conto corrente intestato all’ente sul quale poter ricevere il versamento del beneficio, firmando digitalmente la distinta e procedendo all’invio della stessa.

Il termine per effettuare tale accreditamento è quello del prossimo 10 aprile 2024; potranno comunque partecipare al riparto delle quote del 5 per mille 2024 anche gli enti che non abbiano effettuato tempestivamente l’iscrizione al contributo entro il predetto termine, purché presentino l’istanza di accreditamento entro il 30 settembre 2024, versando una sanzione pari a 250 euro, tramite modello F24 Elide (codice tributo 8115).

Gli enti che sono già ad oggi iscritti al Runts e che sono invece inclusi nell’elenco permanente sono considerati accreditati in automatico al 5 per mille 2024, ma sono comunque chiamati ad inserire in piattaforma il codice Iban laddove questo non sia mai stato comunicato al Ministero. Per farlo occorre presentare un’apposita istanza tramite la piattaforma del Runts, procedendo con gli stessi passaggi descritti in precedenza.

Si ricorda che la comunicazione dell’Iban è fondamentale e necessaria affinché l’ente possa ricevere sul proprio conto corrente le somme del 5 per mille di cui risulterà eventualmente beneficiario.

L’elenco permanente degli enti del Terzo settore accreditati al beneficio per l’anno 2024 sarà pubblicato, entro il prossimo 31 marzo, sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, e conterrà appunto gli Ets regolarmente ammessi al beneficio nei precedenti esercizi: in attesa di tale pubblicazione, l’elenco di riferimento è quello emesso il 28 dicembre 2023, il quale comprende gli enti accreditati per la prima volta nel 2023 e quelli già accreditati negli esercizi precedenti.

Gli enti che stanno presentando o hanno intenzione di presentare nei prossimi giorni l’istanza di iscrizione al Runts, e che intendono accreditarsi al 5 per mille 2024, lo devono fare direttamente in sede di iscrizione al registro unico, sempre barrando il campo “accreditamento del 5/1000” ed inserendo obbligatoriamente il codice Iban o, in alternativa e per gli enti che non dispongano ancora di conto corrente intestato, la provincia della tesoreria dello Stato.

Anche per essi, il termine per accreditarsi al 5 per mille 2024 è quello del prossimo 10 aprile; il legale rappresentante dell’ente, entro il 30 aprile 2024, può chiedere la rettifica di eventuali errori di iscrizione. L’elenco aggiornato dei soggetti iscritti, depurato degli errori segnalati, è pubblicato dal Ministero entro il 10 maggio 2024. Ci si può accreditare anche in data successiva purché entro il 30 settembre 2024, e si potrà rientrare fra i beneficiari del contributo versando la già menzionata sanzione di 250 euro.

Si ricorda la regola generale per cui gli enti potranno accedere al beneficio del 5 per mille 2024 qualora risultino iscritti al Runts entro il 31 dicembre 2024.

Un’utile guida su come presentare l’istanza del 5 per mille è presente sul sito di Cantiere Terzo Settore.

VAI ALL’ARTICOLO COMPLETO