Sostegni bis: più di 60 milioni di euro al Terzo Settore

Aiuti allo sport, proroga all’accesso al credito anche per gli enti non commerciali, centri estivi, povertà educativa, credito d’imposta per gli affitti, previsioni per le Ipab ma anche più attenzione alle non autosufficienze [Scadenza 31 dicembre 2021]

Aiuti allo sport, proroga all’accesso al credito anche per gli enti non commerciali, centri estivi, povertà educativa, credito d’imposta per gli affitti, previsioni per le Ipab ma anche più attenzione alle non autosufficienze. I principali provvedimenti che interessano anche il non profit nell’articolo di Chiara Meoli (Cantiere Terzo Settore), pubblicato sul sito di CSVnet il 25 luglio 2021

Con la legge n. 106 del 23 luglio 2021 è stato convertito in legge il dl n. 73/2021, cosiddetto decreto “Sostegni bis”, con il quale il Governo ha previsto, tra l’altro, la proroga dell’accesso al credito per gli enti non commerciali, un ricco pacchetto di contributi a fondo perduto, importanti misure a sostegno del settore sportivo, il rinnovo dei crediti di imposta per i canoni di locazione. E, ancora, il sostegno alla cultura e alle famiglie, oltre il potenziamento dei centri estivi e il contrasto alla povertà educativa.

In sede di conversione in legge sono state peraltro inserite nel provvedimento una serie di importanti novità.

Per il Terzo settore si segnalano, in modo particolare, l’incremento del Fondo straordinario per il sostegno degli enti del Terzo settore (Ets) e alcune previsioni relative alle Ipab, al settore sociosanitario, allo sport, ai minori e alle non autosufficienze.

Qui di seguito, un utile riepilogo delle principali misure di interesse contenute nella conversione del dl n. 73/2021, così come convertito dalla legge n. 106 del 23 luglio 2021.

Più 60 milioni di euro per il Fondo straordinario per il sostegno degli Ets

Una delle novità introdotte dalla legge di conversione è l’incremento di 60 milioni di euro, per il 2021, del Fondo straordinario per il sostegno degli enti del Terzo settore (art. 1-quarter).

Come noto, il cosiddetto decreto “Ristori” (dl 137/2020, art. 13-quaterdecies) ha istituito, nello stato di previsione del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, il Fondo straordinario per il sostegno degli Ets con una dotazione per il 2021 pari a 70 milioni di euro (per maggiori informazioni qui un approfondimento).

Tale Fondo, istituito per far fronte alla crisi economica degli Ets, determinatasi in ragione delle misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, è espressamente rivolto agli Ets che non svolgono attività di impresa, ovvero alle organizzazioni di volontariato iscritte nei registri regionali e delle province autonome, alle associazioni di promozione iscritte nei registri nazionale, regionali e delle province autonome, nonché alle organizzazioni non lucrative di utilità sociale iscritte nella relativa anagrafe. I criteri di ripartizione delle risorse del Fondo sono fissati con decreto interministeriale del Ministro del Lavoro e del Ministro dell’Economia, da adottarsi previa intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni (non ancora emanato).

Il Fondo è stato già incrementato dal decreto “Sostegni” (art. 14 dl n. 41/2021) di 100 milioni di euro per il 2021 (a questo link la notizia).

Inoltre, per il 2021, una quota di 20 milioni a valere su tale Fondo è destinata al riconoscimento di un contributo a fondo perduto a favore degli enti non commerciali residenti, degli enti religiosi civilmente riconosciuti, nonché delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale iscritte nella relativa anagrafe, titolari di partita Iva, fiscalmente residenti nel territorio dello Stato e che svolgono attività di prestazione di servizi socio-sanitari e assistenziali, in regime diurno, semiresidenziale e residenziale a favore di anziani non autosufficienti e disabili, ancorché svolte da enti pubblici.

Più tempo per accedere al credito per gli enti non commerciali

Prorogata dal 30 giugno 2021 al 31 dicembre 2021 la disciplina dell’intervento straordinario del Fondo di garanzia Pmi per gli enti non commerciali (art. 13).

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