Dopo la prima guida turistica della città interamente realizzata con il linguaggio della Comunicazione Aumentativa Alternativa (C.A.A) arriva anche quella dedicata alle Mura cittadine dal titolo ‘I Love My Mura di Ferrara’. La collana ‘I Love My’ si arricchisce di un’ulteriore pubblicazione grazie al lavoro del giovane Riccardo ‘Ricky’ Tampieri, che dopo aver presentato la città attraverso 8 itinerari nella guida dello scorso anno, questa volta si è concentrato sulla cinta muraria. Il progetto, promosso dall’associazione Il Nodo Aps, è stato aggiudicatario di un contributo di 11.300 euro erogato dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Ferrara nell’ambito di un bando rivolto agli Enti del Terzo Settore.
La guida é disponibile gratuitamente nel bookshop del Castello Estense. Al suo interno, in una cinquantina di pagine, l’intero percorso delle mura è raccontato attraverso foto e semplici testi in CAA, con approfondimenti su tutte le principali strutture architettoniche che compongono la cinta, tra porte, torrioni e baluardi, con cenni alla loro storia, agli usi che ne venivano fatti all’epoca della loro costruzione e alle attività che vi si svolgono oggi.
“L’associazione di promozione sociale Il Nodo – ha precisato Lara Venturini – si è costituita nel gennaio 2023, per iniziativa di genitori di ragazzi con disabilità e simpatizzanti del mondo dell’associazionismo, con lo scopo di approfondire e dare continuità a interventi mirati all’inclusività. L’intento è in particolare quello di creare le condizioni affinchè i ragazzi con disabilità, che hanno terminato il loro percorso scolastico, possano avere l’opportunità di esprimere le loro capacità, utilizzando la Comunicazione Aumentativa Alternativa che rappresenta, come dice il nome, un’alternativa al modo tradizionale di scrivere, ed è composta da simboli e pittogrammi. E’ riconosciuta a livello europeo, quindi anche i turisti stranieri, che la conoscono e che verranno a Ferrara, potranno utilizzare le nostre guide per scoprire le bellezze della città, senza bisogno di conoscere l’italiano. In questo modo mettiamo a disposizione della città per scopi sociali il nostro bagaglio di conoscenze e le capacità dei ragazzi”.
Al momento l’associazione Il Nodo segue una decina di ragazzi con disabilità di età compresa fra i 15 e i 21 anni e realizza le proprie attività laboratoriali, legate alla produzione di pubblicazioni in CAA, negli spazi dell’ex Teatro Verdi.
Al progetto hanno aderito gli istituti di istruzione superiore Einaudi e Carducci, con il supporto tecnico del CTS (Centro Tecnico di Supporto) con la direzione dell’istituto scolastico Dante Alighieri, il Comitato Territoriale CSI – Aps, lo studio fotografico Giacomo Brini e l’agenzia di comunicazione Studio Borsetti.