E’ attivo il progetto FarmacoAmico, a Ferrara la rete della solidarietà raddoppia

I farmaci e parafarmaci che si possono donare e cosa no, le farmacie dove trovi i raccoglitori, come funziona il progetto

Nato dalla collaborazione tra Gruppo Hera e Last Minute Market, può contare su nuove adesioni:  sono infatti 12, rispetto alle 6 dello scorso anno, le farmacie che ora fanno parte del circuito virtuoso dell’iniziativa, che conta tra i partner il Comune, AFM-Farmacie Comunali di Ferrara, l’Associazione titolari di farmacie Ferrara e l’Ordine provinciale dei farmacisti.

COSA SI PUO’ RECUPERARE

Farmaci, parafarmaci e dispositivi medici conferiti dai cittadini. Le confezioni devono essere integre e con scadenza non inferiore a 6 mesi.

Confezioni con annotazioni dove sia però ben leggibile il nome del prodotto, la data di scadenza e il lotto

Dispositivi medici (es. materiale di medicazione, striscette reattive)

PRODOTTI ESCLUSI

Farmaci che richiedono la catena del freddo

Campioni omaggio

Farmaci stupefacenti o psicotropi soggetti a obbligo carico scarico

Farmaci di solo impiego ospedaliero (OSP)

Confezioni parzialmente utilizzate

Confezioni non integre

Elenco delle farmacie aderenti – A Ferrara, alle sei farmacie in cui il progetto era già attivo (Ariostea, Fides, Forlani, Comunale 1 Porta Mare, Comunale 6 Del Naviglio e Comunale 10 Krasnodar), si aggiungono le farmacie:

– Nuova Farmacia Lodi, Corso Isonzo, Ferrara
– Villa Fulvia, via Comacchio, Ferrara
– Navarra, corso Martiri della Libertà, Ferrara
– Comunale 3, via Brigata Partigiana Babini, Gaibanella (FE)
– Comunale 7, via Bentivoglio, Ferrara
– Comunale 9 , via Zappaterra, Ferrara

Il progetto, nato proprio a Ferrara più di dieci anni fa, consiste nella raccolta di medicinali con ancora almeno sei mesi di validità, conservati correttamente in confezioni integre, donati dai cittadini e destinati a enti non profit che li utilizzano in progetti di assistenza alle fasce deboli della società o di cooperazione decentrata. La mission di FarmacoAmico è duplice: ridurre la produzione di rifiuti e alimentare la rete di solidarietà.

Oltre 50 mila confezioni di medicinali raccolte con FarmacoAmico solo nel 2022 in Emilia Romagna, di cui 2.600 a Ferrara

Farmaco Amico è una realtà in continua espansione e in Emilia-Romagna conta oltre 160 punti di raccolta posizionati nelle farmacie aderenti e in alcune sedi delle Ausl locali. Negli ultimi dieci anni sono stati avviati al riuso sul territorio regionale farmaci per un valore economico di circa 5,5 milioni di euro. In particolare, nel corso del 2022 le realtà coinvolte nel progetto Farmaco Amico hanno permesso di raccogliere in tutta la regione quasi 51.000 confezioni di farmaci ancora perfettamente utilizzabili per un valore economico di circa 730.000 euro.

L’anno scorso, nella sola provincia di Ferrara, sono state riavviate al riuso circa 2.600 confezioni di farmaci per un valore complessivo di oltre 31.000 euro.

Come funziona FarmacoAmico – Il Gruppo Hera rifornisce le farmacie che aderiscono a FarmacoAmico di materiale informativo e contenitori verdi (facilmente distinguibili da quelli invece dedicati ai farmaci scaduti destinati allo smaltimento).

In particolare, i cittadini possono donare farmaci in confezioni chiuse, complete di foglietto illustrativo, con data di scadenza e numero di lotto ben leggibili. Sono esclusi dalla raccolta i medicinali che prevedono particolari precauzioni per la loro conservazione, come la catena del freddo, quelli contenenti sostanze stupefacenti, quelli a solo impiego ospedaliero e quelli esteri la cui commercializzazione non sia stata autorizzata da Aifa.

Sono poi gli operatori di Last Minute Market Impresa Sociale, società spin-off accreditata dall’università di Bologna specializzata nel recupero di beni con fini sociali, a ritirare i sacchi con i medicinali donati e stoccati dai farmacisti seguendo rigorose procedure. Una volta verificato che i medicinali raccolti abbiano tutti i requisiti per essere donati, gli operatori di Last Minute Market li mettono a disposizione degli enti non profit che li utilizzeranno direttamente presso le loro strutture in Italia o nell’ambito di progetti di assistenza sanitaria in cooperazione internazionale all’estero.