“Siamo stati pochi giorni, quanto basta per incontrare i partner di progetto e gli amici che là vivono quotidianamente, sia espatriati italiani che ucraini con cui collaboriamo. Sono stati giorni intensi che ci hanno permesso di vedere e toccare con mano l’importanza di questo progetto”, ci raccontano Dino Montanari, direttore di IBO Italia e Federica Gruppioni, responsabile progetto Ucraina sempre di IBO Italia, che a inizio febbraio si sono recati in Ucraina per il progetto “Razom z Ukrainoiu – Iniziativa di emergenza per sostenere la popolazione ucraina nelle regioni di Ivano Frankivska, Chernivetska e Odessa.
UN TRANQUILLO CLIMA DI ANORMALITA’ – “Abbiamo conosciuto le persone che ci lavorano, da chi prepara i pacchi di viveri, coperte e medicine a chi si occupa di seguire le persone per un loro recupero psicologico, da chi porta il materiale nei villaggi dove risiedono gli sfollati delle zone di guerra a chi segue il progetto in ufficio. La situazione nella zona in cui siamo stati, lontana centinaia di chilometri dalla zona est del fronte, era tutto sommato tranquilla. Tranquilla ma in un clima di anormalità. Poster giganti per le strade con le foto di chi è morto in guerra, sirene che avvisano le persone di raggiungere i rifugi – ormai per abitudine ignorate -, militari per le strade, posti di blocco, generatori di corrente costantemente accesi per garantire l’energia elettrica. Le persone si sono ormai abituate a tutto questo e vivono la loro vita andando al lavoro e a scuola, passeggiando, uscendo la sera fino all’ora del coprifuoco”.
IL PROGETTO IBO A FAVORE DEI PIU’ FRAGILI E LE PROSPETTIVE – “Diversa è la situazione degli sfollati. Migliaia di persone che hanno perso tutto: la casa, il lavoro e spesso anche dei famigliari. E’ per loro che il progetto esiste, per cercare di alleviare le loro sofferenze. Ed esiste anche per i bambini, gli orfani e le persone fragili (anziani e disabili) che già prima della guerra vivevano una condizione di estrema precarietà. Il giorno 24 di questo mese si compirà un anno di questa guerra che è tremenda, perchè tutte le guerre sono tremende, anche se le persone ucraine ricordano che la guerra è iniziata nel 2014. La data spaventa e fa temere un’intensificazione dei bombardamenti o una nuova offensiva di massa. Parlando con diverse persone abbiamo potuto notare costantemente due cose: la ferma convinzione di non cedere nemmeno un centimetro del proprio territorio alla Russia e la mancanza di prospettive per una conclusione a breve della guerra.”
Il progetto “Razom z Ukrainoiu – Iniziativa di emergenza per sostenere la popolazione ucraina nelle regioni di Ivano Frankivska, Chernivetska e Odessa” è finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. Realizzato da IBO Italia in collaborazione con FOCSIV, ARCS, Condivisione trai Popoli, Missione Calcutta Onlus, Arcidiocesi di Ivano-Frankivsk, Dobri Liudi Bukovinu, Caritas-Spes-Odessa.
IBO Italia è una delle poche ONG attiva in Ucraina, già da prima della guerra, è riuscita ad intervenire fin dalle prime settimane, con invii di beni di prima necessità, soprattutto alimenti, prodotti di igiene personale, farmaci coperte e collaborando nel portare in Italia donne con bambini in Italia.
Per ulteriori approfondimenti:
Emergenza Ucraina – Cosa facciamo e cosa puoi fare
Emergenza Ucraina – Donazioni che portano il sorriso
A Ferrara un’estate in amicizia, contro la guerra
Fotogalleria del viaggio, i volontari in visita presso la sede del progetto “Razom z Ukrainoiu – Iniziativa di emergenza per sostenere la popolazione ucraina nelle regioni di Ivano Frankivska, Chernivetska e Odessa